destionegiorno
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Nato a Palermo, 55 anni fa, segue gli studi tecnici, non per effettiva scelta, diplomandosi in elettrotecnica nel 1985. Nel medesimo anno, però, tormentato dalla ricerca del senso della vita, decide di seguire la strada del poverello di Assisi, e quindi intraprende la lunga strada degli studi ... (continua)
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Un bacio vale la maledizione di un addio
se all'alba rivedrò il suo volto
e vorrò rivivere mille albe per il sapore delle sue labbra
e in ogni maledizione sognerò di rivederlo
rimanendo ancora appeso alle sue... leggi...
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Il nostro amore, l’amore di chi vive dentro mura d’assenza
quello che svuota i crimini della loro stessa essenza
quell’amore che grida nel silenzio delle carceri
quello che fa silenzio tra le braccia d’una madre
questo amore, il nostro amore, è... leggi...
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Merlino
Le sue 11 poesie in Erotismo
| Assetato del tuo sudore,
inabissato nel materasso
m’inebrio nel ricordo di te,
del tuo sapore sulle labbra avide,
del tuo colore negli occhi spenti
e in tua assenza indugio.
Averti tra le mani dentro un sogno,
madido mentre il sole risorge.
Livida
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| Chiudo gli occhi e ti vedo
sul mio letto, via Testi al centottantasei.
I tuoi occhi raccontano di me,
tra le tue dita una mia maglia.
La tua lingua tra le labbra
e nel tuo viso, rosso di passione,
godere ancor d’attimi passati;
il tuo ventre ancora
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| Il silenzio ovattato delle altezze alpine (successe)
su quel letto i nostri corpi infiammati
lasciai tra le lenzuola ogni speme d’amori,
l’amore congelato su quella vetta bianca
-la letizia singhiozzò senza lacrimare-.
Ah se potessi
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| Immaginare l’universo sulla pelle,
in una notte dove il futuro echeggia
il desiderio appagato d’una lingua
che ha cercato il sapore di te.
Gli sterili sogni, ora, partoriscono
l’estasi nel profumo di grano
mietuto sul ventre che geme
sotto le mani
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| Tra le dune di sabbia rovente
m’innamorai di pelle e di mani possenti
che mi esplorarono nel silenzio di sguardi
di fuoco che lanciavano parole,
e di quei capelli, e delle labbra e d’ogni seno
che di marmo riempiva le mie dita.
Quel sapore di
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| Il fiume placido scorre
a fianco della nostra casa
e le stelle si danno il cambio
a far luce sui nostri corpi.
Gli dei del vento e della pioggia
tacciono i loro ordini,
e Marte siede con Bacco
a far festa per distrarsi.
Afrodite ha coperto
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| Come un diamante sotto un raggio di sole
m’hai accecato dopo una notte insonne
durata una vita che non corre
tra le spighe di grano dorato.
Le ali che ricoprono la vergogna
d’un misero errabondo per vie senza lumi
mi scaldano, di fuoco, di
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| All’alba assaporavo ancora le tue labbra
e miravo la tua innocenza nel sonno
e nel ventre ancora tutto il tuo fuoco
che divampa nel sole d’oggi al tramonto
Il petto scoppiava nel prendere le tue mani.
Di prigione liberarono il mio corpo
e il tremore
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| Ci siamo posseduti dentro
senza toccarci, vibranti
al suono di melodie dei corpi
che danzavano nenie
Muti, ci scoprimmo usignoli
sfiorando le labbra che sussurravano poesie d'amore
-sconosciuti-
Abbiamo percorso le stesse vie
che di dolore
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| Lasciammo le parole ad aspettarci
dando spazio alla voce dei corpi
-Un’antica favola nei ricordi
lasciai ogni paura sui divani
Le rosse lenzuola accolsero il tremore
e accettai le tue braccia per goderne
Mi persi tra le scoscese vie sino a
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| Tra le dune di sabbia rovente
m’innamorai di pelle e di mani possenti
che mi esplorarono nel silenzio di sguardi
che di fuoco lanciavano parole
e di quei capelli, e delle labbra e d’ogni seno
che di marmo riempiva le mie dita
Quel sapore che di
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