destionegiorno
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Nato a Palermo, 55 anni fa, segue gli studi tecnici, non per effettiva scelta, diplomandosi in elettrotecnica nel 1985. Nel medesimo anno, però, tormentato dalla ricerca del senso della vita, decide di seguire la strada del poverello di Assisi, e quindi intraprende la lunga strada degli studi ... (continua)
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Un bacio vale la maledizione di un addio
se all'alba rivedrò il suo volto
e vorrò rivivere mille albe per il sapore delle sue labbra
e in ogni maledizione sognerò di rivederlo
rimanendo ancora appeso alle sue... leggi...
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Il nostro amore, l’amore di chi vive dentro mura d’assenza
quello che svuota i crimini della loro stessa essenza
quell’amore che grida nel silenzio delle carceri
quello che fa silenzio tra le braccia d’una madre
questo amore, il nostro amore, è... leggi...
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Merlino
Le sue 14 poesie in Riflessioni
| Tutto si appresta al dì di festa
per quel giorno che non verrà
in quella casa ch’è senza tetto,
nella speranza ch’è stata uccisa.
Tra le lamiere di una metropoli
o in quelle spente vie d’Africa nera
in mezzo a
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| Io mi portai a sedermi, tra le mentite spoglie
del vile che tradisce, che poi si muove a doglie;
un sordo che a vedersi nei seggi malandrini
rimuove ancor la sorte e beve e prende botte.
Sui prati della morte lo scontro si fa or forte
per chi da
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| Potessi tu trovarmi lì dove mi nascondo...
Vorrei buttar per aria ogni disquisizione,
ogni pensamento e tutte le paure.
Vorrei fare capolino da dietro il fronte,
un attimo, dare il petto per un dardo,
mostrare il tremore e
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| La mia lapide sarà muta,
e senza nome urlerò il mio silenzio
accanto all'epitaffio di chi sapeva
-sconosciuto non conobbi i conosciuti -
E mi scansai dal successo con timore,
se pur le sue lusinghe m’appagarono
nelle notti dove cercai
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| Se il tuo parlare è solo rumore taci,
se le tue parole sono solo voce spegnile.
Le cicale non sanno perché cantano
e non ascoltano la sorella sullo stesso albero;
gonfie del loro dire si beano del loro ciarlare.
Se non hai orecchie da
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| Il periodo di lutto dura una vita
quando è ferito un cuore fidato
e nascosto lo spettro che grida.
-catalogate, le corone sono ormai polvere-
Silenzio chiedo, nel mio abbandono
supplico le voci che chiedono perché tacciano.
Non vi sono
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| Solo gli angeli hanno le ali
e la polvere di cielo sulle vesti;
e la verità dentro gli occhi
non si nasconde mai
dietro corazze che difendono l’assurdo.
-Le piramidi di stelle non si capovolgono-
La mia vita non si è mai
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| Nonostante te ora sono un uomo libero
che lieto riprende le vestigia di un assente marinaio,
amante di una stella fuggente nell'eternità
del cielo, che nero di notti splendenti
porge il petto alle spade di angeli liberatori;
Cherubini di
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| Lasciami ora riposare,
perché io possa abbandonare il rancore
e il peso che l’Eterno m’ha donato,
-non rifiuterò ancora la mia nemesi-
Forse adagerò i miei piedi
nel catino di lacrime versate
e ne suggero l’aroma per
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| Seduto a mirare la lagnanza delle barche al porto.
Sono ricordi, e quei due che si stringono,
guardandosi!
Le dita di lui tra il liscio mogano dei suoi capelli,
lei era altera, e bellissima.
Erano come due stelle nascenti:
incendiarono l’universo, e
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| Seduto sulla terra inzuppata d’uomo
sotto i cipressi e gli sguardi eterni
la mia amata da lontano rumoreggia,
sono a casa tra la mia stirpe.
Il profumo di vento che riconosco
come braccia forti d’una madre
mi culla nel desiderio del ritorno,
il
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| La mia lapide sarà muta
e senza nome urlerò il mio silenzio
accanto all’epitaffio di chi sapeva
-sconosciuto non conobbi i conosciuti-
E mi scansai dal successo con timore
se pur le sue lusinghe m’appagarono
nelle notti dove cercai la
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| Fuori è fitto silenzio, ascolto
e mangio le miti stagioni d’infanzia
quando nel sole urlavo la voglia d’amore
che venisse a salvarmi dalla dorata gabbia
E parlava di te il caldo soffio d’Africa
che rischiarava la mia gelida mente
nella
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| Mi regalò una rosa
l’eterno amore che rimane
Senza le spine, serbando il martirio con piume d’ali come cuscino
con fiumi di pane perché sia caldo l’inverno
-Nascose il dolore per amarti-
E sorrise tra i rovi raccogliendomi
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